Oggi si decidono ufficialmente le sorti del settembre astigiano sicuramente orfano delle Sagre.
Nel pomeriggio alle 14.30, in Provincia, un nuovo vertice con il presidente Alberto Cirio, gli assessori Poggio, Carosso, Gabusi, metterà al tavolo gli amministratori locali per l'organizzazione degli eventi autunnali.
A una settimana di distanza dal precedente incontro in cui il presidente Cirio con "garbata insistenza" (per usare i suoi termini) aveva detto che si sarebbe fatto il Settembre Astigiano, le istituzioni locali si incontrano nuovamente alla luce della recente comunicazione della Camera di Commercio che ha rinunciato al Festival delle Sagre (QUI l'articolo).
Certo, per organizzare eventi di questo tipo (Douja e Palio), c'è bisogno di molto tempo e se ci sono posizioni diverse (Paolo Lanfranco, presidente della Provincia e l'Ente Turismo, sono favorevoli all'organizzazione, meno "caldi" il sindaco Rasero e il presidente della Fondazione Mario Sacco).
Lo stesso presidente della Camera di Commercio Renato Erminio Goria, aveva detto: "Fare il Festival delle Sagre in maniera diversa dal solito non ha senso. Altre modalità sono sempre a rischio perché la quantità di persone e gli assembramenti enormi che possono derivare non consentono di garantire la necessaria sicurezza”.
Sia Rasero che Sacco avevano ribadito più volte che la "sicurezza delle persone resta al primo posto".
Nel pomeriggio si conoscerà la "road map" per arrivare agli eventi autunnali, forse più vicini come data alla Fiera del Tartufo? Un unico contenitore di eventi autunnali piemontesi? Si vedrà.