Dopo le invettive del sindaco Rasero ieri sera in diretta facebook contro la Regione che ha bloccato i trasferimenti dei pazienti Covid a bassa criticità, o addirittura negativi, alla Casa di Cura Il Faro San Giuseppe, oggi arriva l'ufficialità (e il rammarico) dell'Ordine dei Medici di Asti.
150 RICOVERATI COVID ALL'OSPEDALE E 30MILA RICHIESTE FERME
L'ospedale di Asti ha al momento 150 ricoverati Covid, occupando reparti di Medicina, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Chirurgia Vascolare, Malattie Infettive, Urologia, Nefrologia e qualcuno è ancora in Rianimazione.
"Questo significa, spiega Claudio Lucia, presidente dell'Ordine dei Medici, il blocco di tutte le prestazioni, ci sono 30mila richieste ferme in ospedale di esami o visite che le persone devono fare".
Non si conosce il motivo per cui la regione abbia bloccato i trasferimenti dopo che per due volte le commissioni di vigilanza hanno dato il via libera e dopo la realizzazione di un muro ignifugo su richiesta dell'assessore ala Sanità Luigi Icardi.
SI BLOCCA L'ATTIVITA' DELL'OSPEDALE
"Si blocca l'attività sanitaria dell'ospedale di Asti - rimarca Lucia - tenendo conto che altri ospedali, come Tortona sono vuoti. Non si capisce il perché di questo blocco, è stato fatto anche il muro ignifugo con l'ok dei vigili del fuoco, ci sono le vie di fuga dedicate. Erano già arrivati i primi 4 pazienti e c'erano 40 letti pronti. E sabato a mezzogiorno è arrivato il blocco".
È arrabbiato il dottor Lucia che non manca di fare i complimenti alla Asl di Asti e alla dottoressa Tamietti dell'USCA "con la quale si era iniziata una grande collaborazione nell'interesse dei pazienti, era stato stilato un calendario e la tipologia dei malati".
"È una battaglia che dobbiamo condurre a favore dei cittadini ma anche dei medici che devono poter lavorare. Quanto tempo ci vorrà per sbloccare 30mila prestazioni? - si chiede sconfortato Lucia - che aggiunge: è una situazione davvero kafkiana. Non si può bloccare una provincia in questo modo".