Ospedale di Asti al collasso: serve una struttura solo per i malati di Covid-19 Alla luce delle recenti denunce provenienti dagli organi di informazione, benché occorrerà ovviamente una analisi approfondita da parte degli organi amministrativi e giudiziari, non si può più negare che la gestione dell'emergenza epidemica da Covid-19 avrebbe dovuto essere meglio gestita.
Mettendo da parte per il momento l'attribuzione di responsabilità, ad ogni modo doverosa, che compete come già detto ad altri organi, occorre adesso gestire meglio il presente per risolvere le necessità impellenti e prepararsi al futuro: raccolgo, quindi, in qualità di rappresentante di tutti i cittadini, anche il grido di allarme che arriva dall'Ospedale di Asti che deve essere restituito in vista della Fase 2 alle sue normali attività di assistenza sanitaria.
Non è, infatti, sostenibile continuare a utilizzare la struttura per un uso promiscuo, per malati Covid e per soggetti che presentano altre patologie che in tal modo vengono sottoposti anche al rischio di contagio dal virus cinese.
E' necessario, dunque, individuare una struttura dedicata esclusivamente alla gestione dei malati di SARS-COV-2 dove possano ricevere cure adatte da parte di personale medico sanitario formato e dotato di tutti i dispositivi di sicurezza necessari; l'attività degli altri ospedali del territorio deve tornare alla normale attività medico sanitaria.
Lo impone il buon senso e la necessità di consentire ai camici bianchi, che hanno pagato un tributo troppo alto in questa emergenza, di lavorare nelle migliori condizioni possibili. E, non in ultimo, l'urgenza di garantire ai cittadini di accedere al presidio sanitario dell'Ospedale "Cardinal Massaia" in sicurezza, senza rischi di contagio.
Giorgio Spata - Consigliere comunale Movimento 5 Stelle