Attualità - 16 aprile 2020, 08:09

Vertice in prefettura ad Asti questa mattina sulle Case di Riposo

Icardi:"C'erano già a metà gennaio indicazioni su possibili infezioni respiratorie provocate da questo virus. La Regione comunica, ma non si sostuisce alla gestione delle RSA"

Si terrà alle 10, questa mattina, un vertice in prefettura ad Asti sulle Case di Riposo.

L'incontro è stato chiesto da Cgil, Cisl e Uil e parteciperà anche la Asl.

Si discuterà dei diversi casi astigiani, da Portacomaro, prima in cui è scoppiata l’epidemia, della quasi totalità di dipendenti contagiati a Cinaglio, degli ultimi deceduti a Montechiaro,o gli ospiti di Grana e di Rocchetta Tanaro che ha un altissimo tasso di contagi e decessi (gli operatori non rientrano nelle loro case da tre settimane).

Grave anche la situazione di Moncalvo, ma le Case di Riposo dell’Astigiano sono praticamente in tutti i paesi.

Ieri c'è stata una conferenza stampa in Regione su questo tema: In Piemonte i morti legati alle RSA, alla data del 31 marzo, sono 411 in più rispetto al primo trimestre del 2019.

L'assessore Icardi ha respinto le accuse rivolte alla Regione, in particolare quella di non aver agito con il giusto tempismo, con le giuste misure e attenzioni.

"Non è così": questa la replica dell'assessore alla Sanità, che parte da ciò che si è iniziato a fare fin dal 22 febbraio, con un confronto con tutti i direttore generali delle Asl regionali e già il giorno seguente, il 23, era stata predisposta un'ordinanza con un focus specifico sulle RSA, con limitazioni all'accesso degli ospiti, misure per evitare il contagio, dotazione di dpi, sanificazione degli ambienti.

"C'erano già a metà gennaio indicazioni su possibili infezioni respiratorie provocate da questo virus. La Regione comunica, ma non si sostuisce alla gestione delle RSA. Le comunicazioni noi le abbiamo fatto alle Asl territoriali, che dovevano trasmetterle alle varie RSA, perché mettessero in atto tutte le misure. Evidenziamo che le problematiche riguardano meno del 10% delle 750 strutture piemontesi e fino al 6 marzo non ne erano state segnalate. Le criticità sono esplose il 3 aprile. Ci siamo attivati per aumentare il numero di tamponi. Da 400 al giorno siamo saliti a 5mila, da due laboratori a 20. Poi attendiamo dal governo centrale il test sierologico.

Il quadro dell'Astigiano

Per quanto riguarda le RSA dell'Astigiano, si registrano 912 persone che lavorano nell'assistenza sanitaria e 151 tra il personale infermieristico. Al 3 aprile sono stati eseguiti 50 tamponi fra il personale RSA, di cui 25 risultati positivi e 91 tra gli ospiti delle strutture, di cui 57 risultati positivi.

Al 14 aprile sono aumentati i tamponi eseguiti, ma anche i casi di positività riscontrati: eseguiti 303 tamponi, di cui 127 con esito positivo, 74 negativi e 102 in attesa. 

Betty Martinelli