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Al Direttore | 23 febbraio 2020, 18:33

I veri pericoli del coronavirus sono il sovraffollamento, l’intasamento dei servizi sanitari e la prevedibile difficoltà a governarlo

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del coordinatore regionale NurSind Piemonte

I veri pericoli del coronavirus sono il sovraffollamento, l’intasamento dei servizi sanitari e la prevedibile difficoltà a governarlo

E’ ormai acclarato che si tratta di un virus che nell’80% dei casi si comporta come una normale influenza e che il contagio può essere pericoloso per i cosidetti soggetti fragili, anziani, pazienti con patologie croniche ecc.

A preoccupare è l’alta trasmessibilità e quindi il numero di persone che possono essere vittime del virus con il concreto rischio di un vero e proprio intasamento e ingovernabilità del sistema sanitario ed in particolare dei servizi dedicati all’emergenza.

Che la Regione Piemonte e le Aziende Sanitarie non abbiano un piano per questa eventualità lo diciamo da anni, sistema spesso in crisi negli anni passati anche per i picchi influenzali, e nonostante gli sforzi che in questi giorni si stanno facendo mancano certezze, uniformità, procedure e protocolli sicuri che dovrebbero essere già conosciuti e ben preparati.

Gli infermieri e gli operatori sanitari tutti ai quali va la nostra solidarietà, in questi giorni mettono a disposizione oltre che la loro professionalità anche il loro corpo e il rischio di contrarre il virus per loro e per la loro famiglia si moltiplica per ovvie ragioni.

A preoccuparci inoltre e la cronica carenza di personale in questi servizi che in questi casi si manifesta in tutta la sua dimensione e soprattutto nessun piano per poter sopperire ad un prevedibile incremento dei carichi di lavoro, tenuto anche conto di possibili contagi, malattie e messa in quarantena.

L’improvvisazione non è mai una soluzione adeguata, la programmazione si, ma questo prevedeva e prevede investimenti che non si sono voluti fare e che invece debbono essere assolutamente fatti.

Bene la task force regionale attivata e anche l’impegno ai vari livelli ma serve subito che vengano stanziate risorse per sopperire alle carenze organiche e strutturali, conclude Coppolella, altrimenti il sistema non reggerà.

Francesco Coppolella - Coordinatore regionale NurSind Piemonte

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