Il via libera all'Asti - Cuneo, annunciata oggi pomeriggio dal presidente della Regione Alberto Cirio e dall'assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi (Qui il nostro articolo), sta dando vita a diverse reazioni nel mondo politico.
Il senatore di Forza Italia Massimo Berutti ha dichiarato che oggi “è una giornata importante, che conferma le ragioni della nostra battaglia.Con il via libera da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica all’autostrada Asti-Cuneo si conferma che la battaglia per lo sblocco che abbiamo portato avanti in questi anni e negli ultimi mesi era giusta, nonostante le resistenze del Ministro Toninelli. Abbiamo superato i “no” e non ci soffermeremo in polemiche sulle inutili resistenze di Toninelli. Ora, per il bene dell’economia dell’intero Paese, si prosegua con i lavori che i territori aspettano da troppo tempo”.
Anche i deputati pentastellato Paolo Romano e Fabiana Dadone hanno diramato una nota: “Abbiamo mantenuto le promesse. Nei mesi precedenti all'incontro odierno al CIPE abbiamo più volte dimostrato la volontà di voler sbloccare e completare l’opera. Sono solo 9 i chilometri mancanti, un’avventura protratta negli anni che sembra finalmente trovare un lieto fine".
“Un’opera sciagurata, come ha detto il Ministro Toninelli, una strada che rimane monca all'interno dell’area del cuneese. Il nostro Governo è riuscito in quello che gli altri hanno solo rimandato-continua la deputata pentastellata Fabiana Dadone. Per la A33 Asti-Cuneo si tratta della revisione del rapporto concessorio e della gestione della infrastruttura per circa 626 milioni di euro. Il nuovo piano della A33 Asti-Cuneo prevede l'emergere al 2045 di un valore di subentro di 306 milioni di euro".
“Abbiamo seguito le nuove procedure, non c’è bisogno del parere della Commissione Europea, finite le funzioni meramente amministrative possiamo orgogliosamente dire che finalmente potranno partire i lavori di completamento”, conclude entusiasta l’onorevole Romano.