Attualità - 15 giugno 2019, 10:42

Il circolo Nosenzo di Asti rischia la chiusura. Preoccupazione tra gli oltre 400 soci e le società sportive

Lunedì un nuovo incontro con il Sindaco

Immagine di repertorio


Il circolo Nosenzo di Asti, centro sportivo, ricreativo e sociale della città, il 10 luglio dovrà chiudere i battenti. A deciderlo il giudice delegato del tribunale di Asti Andrea Carena, dopo la richiesta dell’avvocato Roberto Ponchione, nominato dalla società Nosmar (curatrice fallimentare Raffaella Ponzo).

La raccomandata è datata 10 giugno, quindi per gli oltre 400 soci, più tantissimi bimbi che frequentano le società sportive (ben 18 sono all’interno del circolo), si prospetta un futuro senza sede e offerte di intrattenimento.

Da qualche giorno anche la cooperativa Jokko ha portato al circolo i ragazzi per il Centro estivo, con la prospettiva di organizzare qualche attività durante i mesi invernali :”Credo – ha spiegato Piero Vercelli della cooperativa - che non si debbano chiudere esperienze come queste, le istituzioni locali si devono attivare per mettere in campo energie e investimenti per permettere al circolo di continuare a vivere, sarebbe una sconfitta x tutti" . C’è (c’era?) l’ipotesi di organizzare anche un doposcuola per gli alunni della Buonarroti.

Sconsolato e amareggiato il segretario del circolo Giovanni PennaIl 10 luglio dovremo lasciare, in realtà possiamo avere un mese in più per portare via le cose. Ma poi basta. Sono andato anche dal sindaco e ha detto che interverrà per quello che potrà, certo”.

La voce di Giovanni è quella di tutti i soci, ma anche di chi all’interno ci lavora. Le società sportive titolate che trovano sede all’interno del circolo da anni sono ben 18 e coinvolgono famiglie, ragazzi, allenatori.

Il circolo Nosenzo è purtroppo legato al fallimento Nosmar. “Il centro, ci spiega ancora Penna, aveva ottenuto di rimanere al suo posto pagando un affitto al Tribunale di Torino, che abbiamo sempre corrisposto. Non ci aspettavamo un epilogo del genere”.

Una sconfitta per la città tenendo conto dei grandi numeri di questo centro di aggregazione: si gioca a bocce, a tennis, si balla. Ci sono intere famiglie coinvolte, non solo pensionati, che occupano una parte importante delle loro giornate al circolo, giocando a carte o a burraco, socializzando e passando un piacevole tempo di qualità. Una qualità di vita che rischia di venire meno. Lunedì ci sarà un nuovo incontro con il sindaco Rasero.

Betty Martinelli