"La prima volta non si scorda mai! E ad Asti lo faremo proprio per la prima volta e tutti insieme! Ma insomma, che avete capito? Prendetevi calendario o cellulare e fate un bel cerchiolino rainbow sul 6 Luglio! La nostra 'prima volta' sta per arrivare".
Con queste parole dalla pagina facebook di Asti Pride si è dato avvio, qualche giorno fa all'ufficialità del Gay Pride astigiano il 6 luglio.
Una data importante per Asti, dopo che qualche mese fa il sindaco Rasero si era dichiarato possibilista al fatto che la manifestazione potesse arrivare in città. Al momento non si sa ancora se il Comune concederà il patrocinio, date alcune "discordanze" in giunta, ma il sindaco oggi deciderà quando indire la conferenza stampa e scioglierà le riserve sull'eventuale patrocinio.
A distanza di 50 anni dai moti di Stonewall, momento che segnò la nascita del movimento di liberazione gay prima negli Stati Uniti, poi nel mondo, anche Asti avrà il suo Pride.
Spiegano gli organizzatori:"Il motto scelto, tratto da Vittorio Alfieri, il famosissimo 'Volli, sempre volli, fortissimamente volli' è stato molto spontaneo, in quanto orgoglio e simbolo astigiano. Questo è il Pride di tutti, stiamo collaborando molto bene col sindaco, l'assessora Bologna, Pietragalla, Cotto e alcuni consiglieri".
I Pride piemontesi saranno 5 (Asti, Alessandria, Vercelli, Torino e Novara) e le associazioni che organizzano sono Love is love LGBTI, Arcigay Asti, CGIL ufficio nuovi diritti Asti e Comitato Arci Asti Langhe Roero.
Sui social, da giorni ormai, si rincorrono commenti "variopinti", alcuni al limite dell'offensivo, ma la manifestazione in realtà vuole sottolineare semplicemente che volersi bene ha un'unica bandiera, quella multicolore dell'amore.