Nonostante il sostegno di tutti i ‘notabili’ del partito, Mauro Marino, favorito della vigilia per la segreteria regionale del Partito Democratico, non è riuscito a superare la soglia del 50% delle preferenze alle Primarie (a livello regionale hanno votato circa 13.000 persone e Marino si è attestato a 41,52%, seguito da Paolo Furia con il 35,97% e da Monica Canalis con il 22,51%) e pertanto, a norma del regolamento del partito, si renderà necessario indire un’apposita Assemblea per il ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati più votati.
"Non bisogna nascondersi le difficoltà, ma sfido a dimostrare che ci sia un’altra formazione politica in grado di portare più di 13 mila persone alla vigilia di festività importanti a pronunciarsi sulla scelta del proprio segretario regionale." È il primo commento in merito del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
Nel 2014, quando venne eletto Davide Gariglio, andarono a votare circa 25 mila persone, quasi il doppio rispetto alla tornata di ieri. Un calo dettato, secondo Chiamparino, dal "clima politico molto diverso da allora, come dimostrano anche le difficoltà del PD a livello nazionale."
"Visti gli esiti, mi auguro che sulla base dello statuto si trovi rapidamente una soluzione la più ampiamente unitaria, tale da rafforzare il lavoro che stiamo facendo per costruire una alleanza per un sì al Piemonte che dice sì, contro chi vuole mettere il Piemonte in un angolo”, conclude il governatore.
Anche l’Astigiano, dove hanno votato 406 persone (una sola scheda bianca, nessuna nulla), è stato specchio fedele dell’andamento regionale, con Marino candidato più votato (160 preferenze, pari al 39,40%) ma comunque tallonato da vicino da Paolo Furia (143 voti, ovvero il 35,22%) del totale. Più staccata Monica Canalis, che si è fermata a 103 preferenze pari al 25,36%.
Guardando alle preferenze nei singoli seggi, in Asti città (seggio del Municipio e in corso Casale) Marino ha ottenuto 102 preferenze, la Canalis 79 e Furia 63. A Canelli vittoria di Marino (22 voti) seguito da vicino da Furia (15) e infine Canalis con 5. Sorprendente il risultato di Nizza Monferrato, dove si è nettamente imposto Furia, con 43 voti, staccando nettamente Canalis e Marino (rispettivamente 10 e 8 preferenze). Mentre a Villanova ha vinto Marino con 28 voti, seguito da Furia con 22 e Canalis con 9.
Venendo ai commenti dei risultati, per il momento si sono espressi i sostenitori della mozione Furia, di cui riportiamo le affermazioni qui di seguito, ma naturalmente integreremo presto l’articolo con commenti anche in merito agli altri due candidati.
“Registriamo due segnali – commentano i sostenitori astigiani della mozione Furia – da una parte il generale calo dei votanti, che dimostra la necessità di recuperare i consensi di molti simpatizzanti perduti nel corso degli anni. Dall'altra, la voglia di discontinuità e cambiamento, che speriamo si possa confermare alle primarie nazionali in primavera con la vittoria di Nicola Zingaretti. È finita una stagione, ora è tempo di aprirne una nuova, anche a livello locale, creando in fretta un'alternativa alle politiche populiste”.
Carlo Gentile, sostenitore della mozione Canalis, ha invece scelto il proprio profilo Facebook per commentare il risultato: “In una giornata di freddo polare, culminata in nevicata, con poca pubblicità dell'evento (ovviamente ce l'aspettavamo...), la mozione Canalis raggiunge un risultato insperato. Mozione nata di fatto 10 (dieci!) giorni fa, con una lista di soli 9 candidati nell'Astigiano, forte solo della nostra buona volontà e delle nostre gambe da maratoneti, contro delle corazzate (sindaci, segretari di circolo candidati e l'appoggio di quasi tutta l'attuale dirigenza provinciale). Ed eccoci. Meno di 'una sporca dozzina', tanto per citare un famoso film, al 25% ed oltre con vittoria netta al seggio astigiano del Municipio. Manco nei miei sogni avrei sperato in un simile risultato. Molti ci davano sotto il 10%, detto tutto. Grazie a tutti! Ha vinto la voglia di rinnovamento ad Asti e non solo, vedendo i risultati in giro per le altre Province. Hanno vinto i Territori, le persone, la voglia di tornare a fare Buona Politica. Grazie a Monica Canalis si cambia, finalmente. E questa volta per davvero”.